Quella che potrebbe sembrare operazione libera da vincoli, in realtà deve sottostare a precise disposizioni. Parliamo del gancio traino sull’auto, strumento per molti indispensabile, si presta a molteplici utilizzi, che spaziano dall’aggancio di un carrello fino alla roulotte. Che sia un gancio fisso, a scomparsa o estraibile, l’iter per il montaggio e l’omologazione è forzato.
Cos’è
Si tratta di un dispositivo a sfera per rimorchi leggeri, con una massa a pieno carico non superiore a 750 kg o massa complessiva a pieno carico non superiore a 3.5 tonnellate, considerando rimorchio e motrice; il dispositivo ha, inoltre, un sistema di frenatura inerziale proprio.
Successivamente all’installazione da parte di personale specializzato, vige l’obbligo di aggiornare il libretto, stessa operazione dovrà farsi in caso di rimozione del gancio. Come procedere?
Montaggio e omologazione
Alla Motorizzazione andrà presentato il modello TT2119, unitamente alla dichiarazione di montaggio effettuata a regola d’arte, secondo le prescrizioni del costruttore, dichiarazione che dev’essere rilasciata dall’installatore. Andrà prodotta anche la documentazione tecnica del gancio traino installato, comprensiva di tutti i dati utili per la verifica, oltre alla fotocopia del libretto e le attestazioni dei versamenti, rispettivamente di 25 euro (tariffa Motorizzazione) e 16 euro (imposta di bollo): il primo sul c/c 9001, il secondo sul c/c 4028.
Esperiti gli accorgimenti burocratici si potrà prenotare il collaudo, da effettuare presso la Motorizzazione. In caso di prova superata, verrà rilasciato un tagliando adesivo da attaccare sul libretto o, in attesa del tagliando, verrà rilasciato il permesso provvisorio.
L’eliminazione del gancio traino segue la medesima procedura di cui sopra, compresi i versamenti. In tal caso, però, l’officina che ha operato le operazioni di smontaggio dovrà rilasciare una dichiarazione di eliminazione del gancio e ripristino delle condizioni originali. In seguito al collaudo, verrà rilasciato un duplicato del libretto aggiornato.
Non si può circolare su strada con un gancio traino senza omologazione, pena una contravvenzione da oltre 400 euro e il ritiro del libretto. Restano solo alcuni orientamenti giurisprudenziali che si sono espressi contro la norma che considera il gancio traino come modifica strutturale all’auto.
Gancio traino di serie
Quando il gancio viene montato dal costruttore, originariamente, quindi è già presente in fase di prima immatricolazione, non serve alcun collaudo.
Assicurazione
Per quanto possa apparire strano, un gancio traino va assicurato. Si tratta di un’estensione alla polizza RCA base che viene calcolata in misura circa del 5%, ma va anche aggiunto che molte compagnie lo ricomprendono a richiesta senza sovrapprezzo: il mercato è ampio e le alternative differenziate. Non solo va assicurato il gancio traino, ma anche il rimorchio, relativamente al rischio statico: pensiamo, ad esempio, a un eventuale distacco dalla motrice, o agli incidenti che possono occorrere quando resta fermo e sganciato dall’auto, ma pur sempre su strada pubblica.
Revisione
Come per le auto, anche i rimorchi vanno revisionati. La prima scadenza arriva dopo 4 anni dalla prima immatricolazione, successivamente ogni 2 anni.
Patente B gancio traino
E’ possibile installare un rimorchio al gancio traino e guidare con la normale patente B se la massa complessiva è inferiore a 3.5 tonnellate; qualora la dovesse superare, servirebbe l’estensione E
GPL e Asi
In molti casi, la scelta tra gli optional di un gancio traino in presenza di impianto gpl, al momento dell’acquisto di un’auto nuova in concessionaria, potrebbe non essere consentito. L’operazione è, invece, fattibile – senza pregiudizi per la sicurezza – in aftermarket, rivolgendosi a uno dei tanti produttori di ganci traino sul mercato.
Quanto alle vetture storiche, anche in questo caso non esistono vincoli particolari al montaggio di un gancio.